TOPLINA DOMA, casa al calduccio
Nel lungo e freddo inverno balcanico, la legna è un combustibile prezioso, che aumenta di valore mano a mano che si avvicina l’inverno: la richiesta (ma forse sarebbe meglio dire il bisogno) determina le oscillazioni del mercato. Quindi in estate è più semplice potersi approvvigionare a prezzi convenienti.
Il costo è altissimo, varia dai 55 ai 70 euro al metro cubo.
Certo, pochi euro di differenza, possono diventare un capitale se si conta che ad una famiglia di quattro persone servono mediamente 5 m3 e che lo stipendio (per chi ce l’ha) di un abitante dell’enclave è di circa 150 €.
Purtroppo, sono numerosissime le famiglie che non raggiungono neppure questo reddito, soprattutto quelle composte da persone anziane o sofferenti.
La loro vita, già particolarmente precaria, viene segnata da questo ulteriore ed imprescindibile bisogno.
Ogni anno Amici di Dečani, grazie alla vostra generosità, acquista legna, da distribuire alle famiglie più bisognose e da impegnare nelle attività sociali del villaggio, in questo modo si prova a mantenere un livello di vita dignitosa anche nei lunghi mesi invernali.
Il progetto di solidarietà nasce dal desiderio della famiglia Mantovani di onorare la memoria di Francesca Romana, che con tanta passione visitò questi luoghi e partecipò alle necessità dei più bisognosi.
L’obiettivo è quello di costituire un fondo triennale di 15.000 euro (2021-2023) per riuscire a potenziare l’offerta di oltre 250 m3 di legname a famiglie in difficoltà e persone bisognose.
Il responsabile finanziario in Italia è il dott. Riccardo Mantovani, che potete contattare per i dettagli della donazione ai seguenti recapiti:
mantovani.riccardo1991@gmail.com
tel. +393486409160
Si può anche contribuire effettuando un bonifico diretto alle seguenti coordinate bancarie:
Iban: IT47X0503422300000000011623
Intestato a: Amici di Dečani
Causale: Toplina Doma
IL KOSOVO E METOHIJA E FRANCESCA ROMANA
PICCOLA STORIA DI UN COLPO DI FULMINE
La prima persona della famiglia Mantovani, ad incontrare il Monastero di Dečani e la gente di Kosovo e Metohija è stato Riccardo, figlio di Francesca e Filippo.
Riccardo fu colpito dall’incontro e condivise le impressioni di quel suo primo viaggio con i propri familiari. Francesca Romana, sensibile da sempre al Sacro e alle persone semplici e bisognose, non si fece pregare e nonostante la malattia avanzata e le preoccupazioni di tanti, decise che il Kosovo e Metohija sarebbe stato la sua meta.
Fu per il Natale ortodosso, celebrato il 7 gennaio del 2019, che prese il primo aereo della sua vita, senza timore, senza cattivi pensieri, con il solo obiettivo di essere a Dečani per il Santo Natale, insieme a Filippo e Riccardo.
“Quando la vidi arrivare all’aeroporto di Pristina – ci racconta Padre Benedetto – la cosa che più mi colpì, quel che di lei non riuscirò mai a dimenticare, fu il sorriso. Ne aveva uno per ognuno che incontrava, una donna accogliente, materna ma forte, serena ma assolutamente determinata. La storia con il nostro monastero fu una storia d’amore a prima vista. Francesca Romana si innamorò degli affreschi, degli incensi, dei canti, delle reliquie potenti, alle quali chiedeva il miracolo della forza, avere la forza per affrontare il proprio destino con umana dignità.
Francesca da donna generosa si innamorò anche delle donne a lei simili, nel cuore, nei desideri; madri di famiglia che facevano fatica ad apparecchiare la tavola per i propri figlioli, a scaldare la stanza da letto, perché la notte e il freddo facessero meno paura.
Sono convinto che venendo da noi, da donna curiosa, abbia voluto sbirciare come fosse il Paradiso e prepararsi all’incontro. La immagino adesso, tra gli Angeli a rimbrottarci: datevi da fare, perché la cosa che ci salva è la Carità”
È per coerenza con la sua potente anima ed il suo sorriso che ci siamo voluti impegnare in questo progetto, per provare a dare speranza a chi rischia di smarrirla, per ricordare a chi teme il futuro che non è da solo ad affrontarlo, perché come Francesca Romana ci ha insegnato, siamo tutti fratelli e compartecipi del nostro destino.