Tra le grandi difficoltà dell’enclave vi è quella certamente non secondaria di avere accesso al credito. Le banche sono oltremodo esigenti con contadini e artigiani che spesso non hanno altro capitale se non quello del proprio lavoro.
La necessità di poter contare su un credito per rinnovare e adeguare le macchine agricole o artigianali è primaria per chi vuol continuare a vivere del proprio mestiere.
I nostri programmi di incentivazione e aiuto alle attività lavorative, sono una piccola goccia, ma a volte riescono a sopperire a problemi molto più grandi.
Questo è il caso di Nenad Nakalamić, 54 anni, agricoltore e padre di famiglia. Avendo necessità di una nuova macchina agricola per la coltivazione del mais, si è rivolto a noi.
I nostri progetti aiutano gli agricoltori, donando loro il 30% dell’investimento necessario all’acquisto e concedendo un microcredito che ripagheranno senza spese e interessi da uno a tre anni, proporzionalmente al valore globale dell’operazione o della propria capacità economica.
Ecco un modo per sostenere chi lavora, per trasformare idee in azione.
Eliminando l’usura e lo strozzinaggio degli interessi, si possono costruire case di solida roccia, come cantava il poeta.