Giovedì scorso, dopo un grande match disputato con il greco Tsitsipas e dopo che Novak Djoković ha accusato un dolore alla gamba, già infortunata e recentemente operata a Parigi, un giornalista serbo ha chiesto al campione: “cosa deve accadere affinché tu possa disputare il prossimo incontro?”
Nole ha sorriso, ha tirato fuori il piccolo Crocifisso di legno che porta sempre al collo e baciandolo ha esclamato “questo deve accadere, prego Dio che sia tutto a posto”.
Un esempio di umiltà e timor di Dio perfetto, nessuna scaramanzia, nessuna superstizione, semplicemente affidarsi alla volontà del Signore.
In un tempo di ego strabordanti, transumanesimo professato e manifestazioni sataniche celebrate in apertura di questi giochi olimpici, l’esempio e la semplicità di Novak, immenso campione e uomo di fede profonda, devono suonare come richiamo all’autenticità dei valori per tutti i cristiani del mondo.
Non c'è bisogno di aspettare ancora, medaglia d'oro subito!