Per chi ha nostalgia di Decani, ecco un servizio realizzato dal TG2 sul Monastero. Padre Petar dialoga con i giornalisti in un perfetto italiano, motivo in pi&ugrave; per sentire il Monastero sempre pi&ugrave; &ldquo;nostro&rdquo;.
<a href="http://youtu.be/2tYAGSU2Cq8">Clicca qui per vedere il servizio</a>
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Il TG2 a Decani

&ldquo;Dalle nostre parti &ndash; esordisce Jovica Jovic &ndash; ospitare qualcuno nella propria casa significa avere una possibilit&agrave;, un privilegio, quello di dimostrare quanto vali. La rispettabilit&agrave; e l&rsquo;onorabilit&agrave; di un uomo e della propria famiglia, la si misura con l&rsquo;accoglienza. Cosa te ne fai di una casa d&rsquo;oro se poi nessuno ci mette piede, al contrario se abiti anche in una tenda e questa &egrave; sempre piena di amici, diventa l&rsquo;abitazione pi&ugrave; ricca che possa esistere al mondo.&rdquo;
Il folto pubblico torinese, rimane affascinato dalle parole del musicista serbo, la lingua italiana&nbsp;non sar&agrave; fluida&nbsp;come le dita sulla fisarmonica, ma il senso profondo delle cose c&rsquo;&egrave; tutto, accoglienza, rispetto, amore, amicizia, dialogo, condivisione.
La presentazione di &ldquo;Molto mi piace&rdquo; a Torino si apre cos&igrave;, e ogni tappa diventa differente e affascinante. 
	Al padrone di casa, Alessandro Vicario di Solidarite Kosovo, spetta il compito di introdurre la serata agli intervenuti, che assiepano la &ldquo;Bottega Gastronomica&rdquo;: raccontare il difficile percorso che ogni associazione di volontariato &egrave; destinata a fare, per cercare di andare incontro a persone che vivono uno stato di necessit&agrave;.
Silvia Battistini, originale a ogni incontro, suggerisce spunti inediti che permettono una riflessione appassionata a Jovica Jovic, che inframmezza la musica della sua fisarmonica alle parole. 
	&ldquo;In Kosovo bisogna andare &ndash; esorta l&rsquo;autrice &ndash; approfittando delle fantastiche opportunit&agrave; che i nostri amici di Altreculture, presenti in sala, ci offriranno nei mesi a venire.&rdquo;
Come d&rsquo;uso, la serata si &egrave; chiusa con una cena serba, elaborata sulla base delle ricette del libro di Silvia, servita su dei vassoi, ove campeggiava una bellissima tovaglietta disegnata da Alessandro Vicario, che celebrava la presentazione nel capoluogo piemontese, mentre Anna e Andrea, in forma smagliante, recitavano il ruolo di banconisti d&rsquo;eccezione. A far da cornice, una lotteria finale, con in palio alcune originali tavole di fumetti, sempre firmate da Alessandro, che raccontavano l&rsquo;ispirazione toccante di un viaggio in Kosovo, compiuto lo scorso anno.
Padre Ambrogio Cassinasco, parroco ortodosso della Chiesa di San Massimo Vescovo a Torino e figura di rilievo della nostra associazione, ha conferito al curatore grafico del volume, il Prof. Alfonso Fraia, una targa di ringraziamento per l&rsquo;immenso lavoro svolto, in maniera totalmente volontaria.
La domenica pomeriggio, Molto mi piace, &egrave; stato presentato dall&rsquo;autrice e da Padre Ambrogio presso la Chiesa Russa di San Massimo Vescovo in strada Val San Martino, ai piedi delle bellissime colline torinesi.

Cucina & Musica

Pian piano si svuotano i magazzini occupati con i carichi dei Trasporti Solidali. Decine di famiglie vengono sostenute sia con il cibo che con il vestiario, che con gli articoli casalinghi e sanitari.
Ancora oggi in Kosovo, non &egrave; raro incontrare case prive di servi igienici e condizioni inabitabili. 
	Tutto il materiale medico, trova la naturale collocazione presso ospedali e ambulatori, nelle foto lo scarico a Silovo.
Il lavoro&nbsp;del&nbsp;Monastero di Decani, coordinato nel supporto umanitario da Padre Isaija e Padre Petar, prova a dare una risposta concreta alle esigenze delle persone in difficolt&agrave;. 
	In un breve bilancio, si sono quasi esaurite le scorte alimentari mentre abbiamo un buon numero di capi di abbigliamento. 
	Tra poco dovremo iniziare a pensare a un Trasporto Solidale 3.0, da effettuare con la bella stagione, definendo in maniera pi&ugrave; razionale gli articoli da caricare.

Continua la distribuzione

&ldquo;Adesso cosa farai?&rdquo; &ndash; chiede premuroso Padre Ilarion. &ldquo;Io devo solo impegnarmi, terminare i miei studi, diventare un medico, penso solo a questo, questo &egrave; il mio obiettivo, per i prossimi sette anni&rdquo; risponde Ivana, con un sorriso forzato, che nasconde la paura di una giovane donna di fronte alla sfida. La casa di Ivana Maksimovic &egrave; quasi terminata, ancora qualche piccolo aggiustamento (le piastre di riscaldamento, la cabina doccia e la pompa dell&rsquo;acqua) e poi caler&agrave; il sipario su quest&rsquo;avventura che ci ha visto protagonisti nel corso dell&rsquo;ultimo anno (<a href="http://www.amicididecani.it/progetti/una-casa-ivana">clicca qui per leggere il progetto integrale</a>). A Gornj Kusce, piccolo villaggio vicino a Gnijlane, si &egrave; concretizzato, grazie all&rsquo;impegno di tanti amici, un piccolo miracolo ed oggi la famiglia Maksimovic pu&ograve; contare su un tetto per affrontare il rigore della stagione.
I Maksimovic abitano la nuova casa, sin da ottobre, quando un crollo della vecchia abitazione, ci costrinse per prudenza a spostare la famiglia, anche se i lavori di completamento della struttura non erano terminati. 
	La presenza delle persone in casa, ha rallentato le imprese costruttrici, ma alla fine, siamo giunti al momento che tutti attendevamo, la fatidica consegna ufficiale delle chiavi.
Questa storia, iniziammo a raccontarla nel dicembre 2012 a Pordenone, poi a Bologna e in tantissimi incontri lungo l&rsquo;Italia. Volevamo realizzare un sogno, mettere in piedi una follia, costruire attorno al desiderio di Ivana, quello di avere una doccia tutta per se, una nuova casa; &ldquo;dove non piova dentro in autunno, non ci nevichi in inverno &ndash; raccontavamo nel corso dei nostri incontri - che profumi in primavera e che non crolli, incartapecorita dal caldo in estate&rdquo;.
Oggi la casa &egrave; realt&agrave;! Il progetto concluso (<a href="http://www.amicididecani.it/sites/default/files/documenti/14/02/una_casa_ivana_raggiunto.pdf">clicca qui per accedere al report finale</a>). Mobilio essenziale, elettrodomestici funzionanti, perch&eacute; la fatica non sia una condanna e un tavolino sfizioso che viene dalla dimora di Maurizio a Milano.
<img alt="" src="/sites/default/files/u15/spirito/medium_dscf6531.jpg" style="width: 180px; height: 154px; margin: 5px; float: left;" />Ivana condivide con la sorella Milijana, una stanzetta che si affaccia sui campi, fissata dall&rsquo;incredibile sensibilit&agrave; di Francesco Comello, amico e fotografo friulano, in un&rsquo;immagine dalla forza descrittiva straordinaria. 
	Una stanza con poster di cantanti e attori incollati a una parete, con spazzole e trucchi disposti su un tavolino con ordine commovente, accanto a un bagno, ove finalmente si staglia maestosa, una doccia.
Il nostro progetto, oggi, si &egrave; felicemente concluso e in questo momento non restano che le belle sensazioni che abbiamo condiviso con tutte le persone incontrate lungo il cammino. 
	Evaporano le arrabbiature, le incomprensioni e i momenti difficili. Proviamo la pacata soddisfazione d&rsquo;aver contribuito a fare ci&ograve; che si doveva. 
	Rimane la determinazione d&rsquo;acciaio della nostra Ivana, nel desiderare una vita migliore e degna. Proprio per questo, forse, il nostro lavoro non pu&ograve; considerarsi concluso.
Amici di Decani e Love ringraziano, per il sostegno profuso in questo progetto, tutti quei donatori che hanno scelto l&rsquo;anonimato nel contribuire generosamente alla riuscita dell&rsquo;impresa, Giovanni Cocco e Roberto Natali per essere stati saldi pilastri e motivatori eccezionali, oltre a tutti gli amici che si sono coinvolti con passione: Ada Natali, Alberto Rossini, Alessandra Andreani, Andrea Liorsi e Beatrice Azzoni, Anita Krstic e Alberto Fornero, Antonio Festa, Audrey D&rsquo;Aguanno, Bernhard Blasi, Camillo Bortolasi, Carlo Umberto Restelli, CNGEI di Verona, Corrado Siragusa con Spartan Powerlifting, Cosimo De Luca, Curzio Mona, Dorina Mauri, Ein Prosit, Elisa Anodal, FBO Banca Mediolanum di Riva del Garda, Fortunato D&rsquo;Agostino, Francesco Gori, Giorgio Martini, Giuseppe Torre, Gruppo dei Fioi, Libera Associazione Custodi Forestali, Luca Pellegrini, Marilisa D&rsquo;Apicino, Padre Ambrogio Cassinasco, Paolo e Barbara Cernic, Roberta Di Casimirro, Serena Maggioni, Stefano Benedetti, Stefano Casagrande, Stefano Moras, Tattoo Crew , Tattoo Expo Staff, Valeria Golino.
Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno contribuito, intervenendo agli incontri di Pordenone, Bussolengo, Roma e Bologna.

una casa per ivana

&ldquo;L&rsquo;esperienza diretta &egrave; la miglior forma di conoscenza&rdquo;. Da sempre la nostra associazione ha sostenuto il punto di vista di Karl Jaspers e cercato di coinvolgere i propri amici, nella conoscenza diretta del territorio. Abbiamo organizzato viaggi e seminari, improntati alla conoscenza dei luoghi che tanto amiamo e che simboleggiano il necessario ponte tra oriente e occidente, nel tentativo di costruire un&rsquo;autentica identit&agrave; europea. 
	Lo abbiamo fatto con i nostri pregi e con i nostri limiti. Da oggi, la nostra associazione pu&ograve; fregiarsi di una partnership importante, avendo sottoscritto un accordo con Altreculture (www.altreculture.it), finalizzato alla realizzazione di viaggi di scoperta, nei territori Balcanici.
&ldquo;Altreculture, fondato nel 2009 &ndash; come&nbsp; ci racconta Igor Zani, responsabile del gruppo - nasce dall&rsquo;azione e dalla passione coordinata di un piccolo pool di professionisti e amanti del viaggio. La conoscenza capillare delle destinazioni, acquisita dopo anni di lavoro meticoloso e appassionato sul campo, ci ha permesso di raggiungere un&rsquo;alta professionalit&agrave; per l&rsquo;ideazione e la pianificazione degli itinerari proposti, che cerchiamo di rendere sempre nuovi e originali, sempre orientati al rispetto della diversit&agrave; culturale, naturalistica, etnografica. 
	Abbiamo accompagnato i nostri amici e clienti in luoghi sperduti, mettendoli a contatto con culture e popoli poco conosciuti o dimenticati, impegnandoci affinch&eacute; il viaggio venisse trasformato in un&rsquo;esperienza di conoscenza profonda e di arricchimento oltre che culturale anche umano, in un processo di scoperta e di stupore che nel viaggiatore vero non muore mai. Lo abbiamo fatto nei luoghi pi&ugrave; lontani dell&rsquo;Africa, dell&rsquo;Asia e delle Americhe e oggi siamo consapevoli che il medesimo stupore ed emozione, pu&ograve; essere provato a un&rsquo;ora di volo da casa nostra, in un territorio tormentato ma bellissimo e suggestivo&rdquo;
&ldquo;La collaborazione con Altreculture, nell&rsquo;organizzazione dei nostri viaggi solidali &ndash; sostiene Padre Andrej del Seminario di Prizren &ndash; permette di realizzare il nostro desiderio, quello cio&egrave; di far conoscere un mondo, ignoto ai pi&ugrave;, nel rispetto della differenza e dell&rsquo;attenzione nei confronti dell&rsquo;altro&rdquo;
A partire dalla prossima primavera, Altreculture &amp; Amici di Decani, proporranno a tutti gli iscritti, dei fantastici viaggi per conoscere i Balcani, esplorando la Serbia, il Kosovo e l&rsquo;Albania.
&ldquo;Noi crediamo molto in questa collaborazione &ndash; precisa Zani &ndash; al punto che saremo lieti di offrire a tutti i soci di AdD, uno speciale sconto del 10% su tutte le nostre partenze dell&rsquo;anno in corso, un regalo di benvenuto che sar&agrave; poi disciplinato nella sezione viaggi&rdquo;.
Adesso non resta che mettersi al lavoro, per offrire il meglio

ancora in viaggio

Il 29 dicembre, Radio Rai 1, nella trasmissione di approfondimento culturale &ldquo;L&rsquo;Argonauta&rdquo;, ha mandato in onda un&rsquo;interessante intervista a Silvia Battistini, autrice del libro: &ldquo;Molto mi piace &ndash; gastronomia serba in terra di Kosovo&rdquo;.
<a href="http://www.rai.tv/dl/radio1/2010/popup.html?t=L%27ARGONAUTA%20del%2029%2F12%2F2013&amp;p=L%27ARGONAUTA%20del%2029%2F12%2F2013&amp;d=&amp;u=http%3A%2F%2Fwww.radio.rai.it%2Fpodcast%2FA42757852.mp3">Cliccando qui si ha accesso al podcast della trasmissione per l&rsquo;ascolto integrale.</a>

L’intervista

&ldquo;Molto mi piace, &egrave;&rsquo; un lavoro bellissimo &ndash; ha sostenuto Luana Zanella, Presidente dei Verdi, impegnata da anni nella pubblica amministrazione sui temi della cultura, dei diritti umani e dell&rsquo;ambiente &ndash; perch&eacute; ci consegna un mondo da esplorare, dove le donne sono punto di riferimento identitario e culturale e da dove pu&ograve; nascere, concretamente una speranza per superare la crisi e le difficolt&agrave;&rdquo;. Dai Musei civici di Treviso, questo &egrave; l&rsquo;appello che viene lanciato durante la presentazione del libro della nostra Silvia Battistini.
In un&#39;elegante cornice medievale, si sono incontrate l&rsquo;autrice e Luana Zanella, autrice anch&rsquo;ella dell&rsquo;importante volume &ldquo;L&rsquo;altra guerra del Kosovo&rdquo; e amica d&rsquo;antica data del Monastero di Decani. 
	Una sala attenta, organizzata senza pecche, grazie&nbsp;all&rsquo;enorme lavoro svolto sul territorio dall&rsquo;Associazione Love e dall&rsquo;Anteas, ha seguito con partecipazione e coinvolgimento, i contributi audiovisivi e il dialogo fluente tra le relatrici. 
	Tra gli intervenuti, pi&ugrave; volte ha aleggiato la presenza di Paolo Rumiz, impossibilitato a partecipare per il protrarsi di impegni professionali, ma concretamente presente nelle citazioni e letture, che gi&agrave; a Bologna avevano accompagnato in una singolare interpretazione degli eventi storici, gli amici in sala.
Da Treviso, Silvia e Luana si sono trasferite a Bussolengo nel pomeriggio, ove nella sala Don Bosco, della parrocchia Cristo risorto, affollata da oltre cento spettatori, hanno animato&nbsp;nuovamente&nbsp;la&nbsp;presentazione del libro, con particolare attenzione alla realt&agrave; geopolitica che ha condotto la regione balcanica a queste condizioni di instabilit&agrave;. 
	Dopo l&rsquo;introduzione del nostro Matteo Zocca, perfetto padrone di casa, ha preso la parola il Consigliere con delega alla cultura, Katia Facci, ringraziando gli intervenuti, porgendo un saluto a nome dell&rsquo;intera comunit&agrave; e tracciando possibili sinergie tra la citt&agrave; di Bussolengo e le minoranze di Kosovo e Metohija.
&ldquo;Quando avvennero di disordini pi&ugrave; gravi, con la distruzione dei Monasteri e delle chiese &ndash; ci ha ricordato Luana Zanella &ndash; sedevo nel consiglio comunale di Venezia e dopo qualche mese, avrei ricoperto il mio incarico di parlamentare a Roma. Comprendemmo subito l&rsquo;enormit&agrave; della tragedia che stava accadendo e senza barriere ideologiche, ci mettemmo immediatamente al lavoro per cercare di dare il giusto supporto che la causa necessitava, in nome della cultura, della libert&agrave; di culto e della tutela delle nostre radici europee. Ci amareggia constatare come dopo tanti anni, la situazione sia ancora cos&igrave; tesa e difficile e come sia assolutamente necessario battersi, perch&eacute; la missione di pace dell&rsquo;Esercito italiano, continui, garantendo a tutti il diritto alla speranza nel futuro&rdquo;. 
	&ldquo;Dovete andare in Kosovo e Metohija &ndash; &egrave; stato l&rsquo;appello dell&rsquo;autrice, Silvia Battistini &ndash; l&rsquo;esperienza diretta &egrave; fondamentale. Confrontarsi con un patrimonio di arte, cultura, ma anche di tradizioni e persone, che rischiano di scomparire o essere cancellate, &egrave; illuminante. La costruzione di un futuro praticabile, passa dalla nostra responsabilit&agrave; e determinazione nel volerci concretamente impegnare, nel segno del rispetto, della pace e della tolleranza&rdquo;.
Il numeroso parterre ha successivamente affollato una sala attigua, ove&nbsp;secondo i canoni&nbsp;della tradizionale cortesia e ospitalit&agrave; balcanica, Dejan e Bojana Vucenovic, Ugljesa Vukovic, Jelica Breskic, Marijana e Dejan Kusalo, giovani amici della nostra associazione, hanno organizzato una cena a base di squisite portate della gastronomia serba, il cui incasso, finanzier&agrave; i progetti solidali in Kosovo e Metohija. 
	A conclusione della serata, gli ospiti sono stati allietati da una lotteria, ove sono stati messi in palio oggetti d&rsquo;artigianato e prodotti gastronomici provenienti dal Monastero di Decani.

Moltomipiace tour

Per un tragico incidente, &egrave;&nbsp;precipitato l&#39;elicottero su cui viaggiava, in volo d&#39;addestramento, il generale &nbsp;Giangiacomo Calligaris privando l&#39;esercito italiano di uno dei suoi elementi pi&ugrave; rappresentativi e noi tutti di un caro amico.
Nato a Napoli il 2 novembre 1956, due lauree ed un master, il Comandante&nbsp;Calligaris proveniva dal 156mo corso dell&#39;accademia militare. Noi tutti ricordiamo la sua profonda umanit&agrave; nella partecipazione alla missione&nbsp;&quot;Joint Guardian&quot; in Kosovo e la disponibilit&agrave; verso la nostra associazione&nbsp;nel periodo&nbsp;di comando del COI.
Stringendoci&nbsp;alla famiglia, rivolgiamo un ultimo commosso saluto, al gentiluomo, al soldato di&nbsp;pace,&nbsp;all&#39;amico.
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