Una folta cornice di pubblico, giornalisti, radio e televisioni, hanno salutato ieri gli interventi di Federica Troisi, Alessandro Gori e dell’Archimandrita Ilarion al museo etnografico di Belgrado che ospita la mostra ILT – Illumina le Tenebre.
A fare gli onori di casa, la curatrice Jasmina Andonović che ha introdotto e tradotto la fotografa.
“Le enclavi sono il luogo della passione del popolo serbo – ha detto Padre Ilarion – ed è singolare che si interessino ad esse persone come Federica che vivono in realtà completamente differenti, questa è la dimostrazione della Provvidenza che laddove necessita invia persone gentili di anima e di Spirito che si prendono l’onere di raccontare agli altri le tristi condizioni di vita”.
Ad Alessandro Gori è toccato il compito di tratteggiare attraverso la propria esperienza di viaggiatore e giornalista, le varie fasi che hanno condotto alla realtà attuale.
Emozionatissima, la testimonianza di una giovane ragazza, profuga da Djakovica nel 1999: “Potevo esserci io, tra queste fotografie”, ha sussurrato con gli occhi pieni di lacrime.
“Desidero ringraziare tutti – ha concluso Federica Troisi – l’Associazione Amici di Dečani che ha creduto nel mio lavoro, Giovanni Lindo Ferretti che ha portato ancor più profondità e sensibilità alle mie immagini attraverso le sue parole e la sua musica, ma più di tutti, voglio dire grazie al popolo di Velika Hoča, che mi ha accolta con generosissima ospitalità, consegnandomi i più reconditi desideri”.
Presenza emozionata, quella della rappresentanza dell’enclave, che ieri ha voluto partecipare a questa festa.