Le mappe di Google sono ormai un riferimento per turisti e internauti e fa una certa impressione scoprire singolari “coincidenze”.
Ad un tratto, il Monastero di Dečani, patrimonio dell’umanità dell’Unesco, luogo di singolare fascino e bellezza, scompare per fare posto a un non meglio identificato e soprattutto inesistente "Hotel Kalaja e Decanit”.
Google viene sommerso da proteste e magicamente, il Monastero riappare, sempre con un hotel inesistente a fianco e soprattutto con l’indicazione della via che porta al monastero, che da secoli si chiama “Manastirska ulica – Via del Monastero”, ribattezzata da Google “via Sali Çekaj”, cioè nel nome di uno dei comandanti del famigerato UCK, la disciolta formazione paramilitare albanese.
Noi non crediamo che questo faccia bene alla distensione, alla reciproca fiducia, a una nuova stagione di serenità.
Nel paese pacificato, di cui ciancia a vanvera la diplomazia internazionale, l’arroganza del nazionalismo tout court, viaggia anche su Google maps.
Certo, potrebbe essersi trattato di un semplice errore e se così fosse, da oggi dovremmo credere anche agli asini che volano.